Pompei per Bambini: Itinerario e Attività per Tutta la Famiglia

Visitare Pompei con i bambini è un’esperienza che permette di fare un salto sorprendente nel passato. Camminare sulle antiche strade di basoli e osservare i resti di case, botteghe e templi consente ai più piccoli di toccare con mano la vita quotidiana di quasi duemila anni fa. È vero che molti pensano a Pompei come un luogo “adulto” o “troppo storico”, ma se prepariamo adeguatamente i bambini, li coinvolgiamo con aneddoti e spiegazioni semplici, scopriremo che questo enorme parco archeologico può diventare un appassionante campo di esplorazione.

Un aspetto che affascina particolarmente i bambini è la storia dei gladiatori, che si allenavano in palestra e combattevano davanti a migliaia di spettatori nell’anfiteatro. Un altro tema curioso è quello dello “street food”: lungo le vie si trovano i resti dei thermopolia, banchi di pietra dove si tenevano calde le pietanze in grandi anfore incassate. Tra graffiti, affreschi dai colori intensi e calchi delle persone colte dall’eruzione, Pompei offre continue sorprese che stimolano la fantasia dei più piccoli.

Prima di partire: consigli organizzativi e pratici

Scegliere il periodo giusto

Pompei si trova nel cuore della Campania, a poca distanza da Napoli, in una zona dal clima tipicamente mediterraneo. Nei mesi di luglio e agosto le temperature possono superare facilmente i 30-35 °C, e buona parte del sito non presenta zone d’ombra. Ecco perché è consigliabile programmare la visita in primavera (aprile-maggio) o in autunno (settembre-ottobre), quando il clima è più gradevole e si riesce a camminare a lungo senza stancarsi. Se scegliete di andarci in estate, cercate di entrare al mattino presto oppure di visitare il parco nelle ultime ore del pomeriggio, portando cappellini, crema solare e acqua in abbondanza.

Biglietti e riduzioni per le famiglie

I bambini fino a 2 anni entrano gratuitamente, così come i minori di 18 anni (mostrando un documento). Per gli adulti ci sono spesso tariffe ridotte e pacchetti per famiglie. Si possono acquistare i biglietti online: questo aiuta a evitare code, anche se per i ridotti o i gratuiti a volte è necessario passare in biglietteria per mostrare i documenti. Se preferite non preoccuparvi di nulla, ci sono tour guidati “all inclusive” che comprendono il trasferimento (da Napoli o Roma) e i biglietti di ingresso, spesso con una guida specializzata che sa come intrattenere i più piccoli.

Come arrivare a Pompei

  • Se siete già a Napoli, basta prendere la Circumvesuviana e scendere alla fermata “Pompei Scavi – Villa dei Misteri”, poi raggiungere a piedi l’ingresso di Porta Marina.
  • Se venite in auto, ci sono vari parcheggi a pagamento nei pressi di Piazza Anfiteatro e Porta Marina.
  • Da Roma, potete arrivare a Napoli in treno ad alta velocità e poi proseguire con la Circumvesuviana, oppure optare per un tour organizzato di una giornata.

Attenzione al sole e all’equipaggiamento

Per affrontare la visita in modo confortevole:

  • cappellino e crema solare per tutti
  • scarpe comode, preferibilmente da ginnastica o sandali chiusi e robusti
  • acqua a sufficienza per non rischiare di disidratarsi
  • snack leggeri, da offrire ai più piccoli durante una pausa

Passeggino, sì o no?

Le antiche strade di Pompei hanno grandi blocchi di pietra e dislivelli frequenti, dunque il passeggino può rivelarsi poco pratico. Se avete un bimbo molto piccolo, è preferibile un marsupio o uno zaino da trekking. Esiste comunque un percorso agevolato chiamato “Pompei per tutti”, con passerelle antisdrucciolevoli e rampe, che parte da Piazza Anfiteatro e termina a Porta Marina; però non copre l’intero sito. Se desiderate muovervi liberamente nelle zone più scomode, meglio evitare il passeggino o lasciarlo in deposito all’ingresso.

Organizzare i pasti

All’interno degli scavi trovate un solo bar/ristorante nei pressi del Foro, spesso affollato nelle ore di punta. Sono presenti anche chioschi vicino agli ingressi. Per evitare inconvenienti, potete portare con voi qualche panino e frutta, così da gestire la fame dei bambini in modo più autonomo. Se invece volete fare una vera pausa pranzo, in prossimità di Piazza Anfiteatro e Porta Marina ci sono locali e pizzerie: fate solo attenzione agli orari, specie nei periodi di maggior affluenza.

Baby point e servizi igienici

Il parco offre alcuni punti dedicati a chi ha neonati, dove si può cambiare il pannolino o allattare in tranquillità. Per trovarli, basta chiedere al personale all’ingresso o consultare la mappa ufficiale. I bagni sono distribuiti in diversi punti dell’area, ma nelle ore di punta possono crearsi code. Meglio approfittare di ogni bagno disponibile per evitare situazioni di emergenza.

Come coinvolgere i bambini prima e durante la visita

Inserirli nel contesto storico

Prima di andare a Pompei, è utile raccontare ai bambini qualche aneddoto o mostrare documentari in cui si vede come vivevano i romani, com’era la città, e in che modo fu distrutta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Far capire che non si tratta di “pietre senza senso”, ma di una città vera, con case, negozi, teatri e perfino graffiti sui muri, aiuta i piccoli a immaginare meglio la vita di quei tempi.

Strumenti utili per coinvolgere i più piccoli

Giocare a “caccia al dettaglio”

Per rendere la visita ancora più stimolante, potete organizzare una piccola caccia al tesoro: chi individua per primo le pietre rialzate delle antiche strisce pedonali, chi vede un affresco con un animale, chi riconosce i fori lasciati dalle corde sulle fontane in pietra. In questo modo l’attenzione resta alta e i bambini si divertono a scrutare ogni angolo.

L’itinerario principale: partenza da piazza Anfiteatro (circa 3 ore)

Molti turisti preferiscono entrare da questa zona, poiché ci sono numerosi parcheggi e si incontra subito uno dei monumenti più spettacolari di Pompei: l’anfiteatro. Ecco un percorso che richiede circa 3 ore, perfetto per le famiglie:

Entrata: scegliere l’ingresso agli scavi di Piazza Anfiteatro.

Tappa 1: l’Anfiteatro e la Palestra Grande

Appena superato l’ingresso di Piazza Anfiteatro, troviamo l’anfiteatro, uno dei più antichi e meglio conservati in circolazione, capace di contenere fino a 20.000 spettatori. Qui, un tempo, si svolgevano combattimenti fra gladiatori e spettacoli di vario genere. Poco lontano è visibile la palestra grande, un vasto spazio porticato dove atleti e gladiatori si allenavano. Si può immaginare quanto fosse rumoroso, tra prove di forza, urla di incoraggiamento e chiacchiere degli spettatori.

Tappa 2: l’Orto dei Fuggiaschi

Procedendo per alcuni minuti, si arriva all’orto dei fuggiaschi, uno dei luoghi più emozionanti di Pompei. Qui si vedono i calchi di tredici persone, tra cui alcuni bambini, sorpresi dall’eruzione mentre tentavano di mettersi in salvo. I calchi sono stati ottenuti versando gesso liquido nelle cavità lasciate dai corpi e sono un documento toccante di quell’ultimo, drammatico istante.

Tappa 3: Via dell’Abbondanza

Da qui si può proseguire lungo Via dell’Abbondanza, la più importante strada commerciale dell’antica città. I bambini possono divertirsi a immaginare le botteghe con i mercanti che chiamavano i clienti, le antiche locande, i forni e i thermopolia, una sorta di “tavola calda” dell’epoca. Spicca la fullonica di stephanus, dove i tessuti venivano pestati in vasche piene d’acqua e urina, un metodo che, all’epoca, sostituiva i detersivi moderni!

Tappa 4: le Terme Stabiane

Lungo via dell’abbondanza si incontrano le Terme Stabiane, tra le più antiche del mondo romano. Qui i Pompeiani, sia uomini che donne, venivano per fare il bagno e rilassarsi. Si distinguono il frigidarium (bagno freddo), il tepidarium (tiepido) e il calidarium (caldo). I bambini saranno affascinati dall’ingegnosità del sistema di riscaldamento ipocausto, con l’aria calda che circola sotto il pavimento.

Tappa 5: il Teatro Grande e il Teatro Piccolo (Odeion)

Se i bambini non sono eccessivamente stanchi, potete inserire la visita alla zona dei teatri. Il Teatro Grande, sfruttando il pendio naturale della collina, poteva ospitare migliaia di persone per commedie, tragedie e spettacoli di mimi. Subito accanto c’è il Teatro Piccolo, o Odeion, dove si tenevano performance di carattere più intimo, spesso a base di musica e letture. I piccoli potrebbero divertirsi a provare l’eco nel teatro, salendo sugli spalti e parlando a bassa voce.

Tappa 6: il Foro e i Granai

Concludete dirigendovi verso il Foro, la piazza principale di Pompei, dove si concentravano la vita politica, economica e religiosa. Sulla piazza si affacciano vari edifici, come la basilica, sede di tribunali e affari, e il tempio di Giove, con il Vesuvio sullo sfondo. Nei granai del foro, originariamente destinati al mercato, troverete un deposito con anfore, calchi e altri reperti che mostrano la ricchezza delle scoperte effettuate a Pompei.

Se riuscite, potete dare un’occhiata anche al Tempio di Apollo o al Tempio di Vespasiano, cogliendo l’occasione per mostrare ai bambini le strutture architettoniche e gli altari.
Nel complesso, questo percorso dura circa 3 ore (4 con i più piccoli, considerando le soste per bere, riposare o fare fotografie).

Al termine di questo percorso l’uscita più vicina è quella di Porta Marina.

Altri percorsi e approfondimenti

Percorso “Pompei per tutti”

Chi ha esigenze di accessibilità o desidera comunque un tragitto più agevole, può sfruttare le passerelle e le rampe installate sul percorso “Pompei per tutti”, che collega piazza anfiteatro a porta marina. Non copre l’intero sito, ma tocca alcune zone fondamentali come il foro e le terme. È utile anche per chi non vuole abbandonare del tutto il passeggino.

L’itinerario esteso

Se avete un’intera giornata e i bambini sono abituati a camminare, potete allungare la visita alla Casa del Fauno (con il celebre mosaico di Alessandro Magno) e alla Casa dei Vettii, nota per gli affreschi ricchi di colore. Altra perla è la Villa dei Misteri, leggermente decentrata, famosa per il ciclo di pitture dedicato a riti dionisiaci. Sono zone che richiedono più tempo ed energie, ma regalano emozioni per chi vuole approfondire la pittura Pompeiana.

Consigli extra per una visita a misura di bambino

Strategie per mantenere alta l’attenzione

  • inventare piccole storie: “qui viveva un bambino di nome Lucius, che ogni mattina andava a comprare il pane…”
  • gare di osservazione: “chi vede per primo un affresco con un animale?”
  • pausa disegno o fotografia: i bambini possono immortalare dettagli e scorci, o provare a ricopiare un fregio

Attività didattiche e laboratoriali

  • Pompeii children’s museum
    Una novità per chi viaggia in famiglia è il Pompeii children’s museum, uno spazio concepito per far vivere l’archeologia come un gioco interattivo. Qui i più piccoli partecipano a laboratori tematici, dalla creazione di reperti in argilla alla scoperta di antichi mestieri, sperimentando materiali e tecniche dell’epoca. Gli operatori guidano i bambini lungo un percorso pensato per imparare divertendosi, con visite guidate “a misura di bimbo” e momenti di gioco ispirati alle ultime scoperte archeologiche. È un modo perfetto per combinare la visita degli scavi con un’esperienza educativa, in cui l’imparare “facendo” si rivela particolarmente coinvolgente.
  • Laboratori di archeologia: alcune associazioni offrono la possibilità di simulare uno scavo con pennelli e palette, insegnando come si registrano e catalogano i reperti
  • Visite tematiche per bambini: esistono tour guidati incentrati su argomenti specifici (come la vita dei gladiatori o gli affreschi)

Dove mangiare vicino o dentro l’area degli scavi

  • Dentro gli scavi: c’è un bar/ristorante vicino al foro, ma può essere affollato e con prezzi elevati
  • Fuori dagli scavi: nei pressi di Piazza Anfiteatro o Porta Marina trovate pizzerie, focaccerie e ristoranti più economici e family-friendly.
    Se necessario, potete anche uscire e poi rientrare con lo stesso biglietto, purché vi informiate in anticipo sugli orari consentiti per il rientro.

I nostri consigli all’esterno degli scavi:

Ristorante Garum

Viale Giuseppe Mazzini, 63 – Pompei
Tel: +39.081.850.11.78 – +39.347.01.04.384
info@garumpompei.it
https://www.garumpompei.it/
Giorno di chiusura: Mercoledì

Questo ristorantino si trova a pochi passi dall’area archeologica, in una posizione comodissima, ed è perfetto per chi cerca un’esperienza culinaria autentica, lontano dai classici locali turistici “mordi e fuggi”.

Appena entri, ti accorgi che qui l’atmosfera è diversa. La sala è elegante ma senza essere pretenziosa, e c’è anche un piccolo dehors dove mangiare all’aperto. Ma il vero punto forte? Il servizio. Salvatore, il responsabile di sala, con i suoi modi eleganti e quel sorriso un po’ sornione, ti fa sentire subito a casa. È raro trovare un’accoglienza così calorosa e professionale. È come avere un amico che ti consiglia il meglio, ma con la classe di chi fa questo lavoro da una vita.

La cucina di Garum è un viaggio tra i sapori campani, con piatti che mettono al centro ingredienti di altissima qualità. Si parte con antipasti come il polpo affettato o il classico abbinamento di prosciutto irpino e mozzarella di bufala. Per i primi, impossibile non provare i paccheri al ragù napoletano preparati con un pomodoro antico del Presidio Slow Food, o le linguine ai ricci di mare intense e indimenticabili.

Se ami i secondi, troverai piatti come il baccalà con papaccella napoletana o una frittura di gamberi e calamari leggera e croccante. E per chiudere in bellezza, il dolce: il babà con spuma di ricotta e confettura di albicocca del Vesuvio è una vera coccola per il palato.

Garum non lascia nulla al caso. Dal cestino del pane, che include fragranti taralli, alla possibilità di ordinare mezze bottiglie di vino – una chicca per chi non vuole esagerare – ogni dettaglio è pensato per rendere il tuo pasto perfetto. La carta dei vini, poi, è una festa per gli amanti del buon bere, con tante etichette campane ma anche proposte nazionali e internazionali.

Perché scegliere Garum?

Garum è uno di quei posti che non deludono mai. I piatti sono preparati con amore e rispetto per la tradizione, il servizio è impeccabile e l’atmosfera è calda e rilassante. Non è solo un ristorante: è una pausa piacevole durante una giornata ricca di storia e bellezza.

In poche parole: se vuoi gustare la vera cucina campana in un ambiente accogliente e con un servizio che ti fa sentire speciale, fai un salto da Garum. Ne vale davvero la pena!

La Bettola del Gusto

Via Sacra 50, Pompei
Tel: +39.081.8637811
info@labettoladelgusto.it
prenotazioni.bettola@gmail.com
https://www.labettoladelgusto.it/
Giorno di chiusura: Lunedì

Situato lungo il viale che conduce alla basilica, questo ristorante combina eleganza e tradizione in un’atmosfera calda e accogliente. Le sale, arredate con gusto tra pietra viva e legno, ospitano una griglia a vista e una cantina con oltre 800 etichette di vini selezionati.

La cucina, guidata da Alberto Fortunato, offre un menù che cambia ogni sei mesi e valorizza ingredienti freschi e locali, molti provenienti dal loro orto a km 2,4. Tra i piatti imperdibili spiccano gli spaghettoni di Gragnano con colatura di alici di Cetara, tartufo e burro di bufala, la ricciola con crema di carciofi e l’iconico uovo croccante su crema di parmigiano.

Il servizio, curato dal fratello gemello Vincenzo Fortunato, è impeccabile e attento. Disponibili due menù degustazione, ideali per esplorare il meglio della cucina campana.

In sintesi: La Bettola del Gusto unisce tradizione e innovazione in una proposta culinaria autentica e di alta qualità. Perfetto per chi vuole scoprire i sapori della Campania in un ambiente elegante e accogliente. Una tappa obbligata a Pompei!

Perché scegliere La Bettola del Gusto?

Qui trovi un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione, un’attenzione rara agli ingredienti e un ambiente accogliente. È il posto ideale per un pranzo rilassante o una cena speciale che celebra i sapori autentici della Campania. Una tappa obbligata a Pompei!

Dopo la visita: come approfondire

Altre tappe archeologiche nei dintorni

  • Ercolano: più piccola di Pompei, ma con reperti straordinari, compresi mobili in legno carbonizzati
  • Oplontis (Torre Annunziata): la Villa di Poppea, ricca di affreschi meravigliosi
  • Stabia (Castellammare di Stabia): ville come Villa San Marco e Villa Arianna
  • Museo Archeologico Nazionale di Napoli: conserva numerosi mosaici, statue e affreschi provenienti da Pompei

Libri, musei e risorse online

Se i bambini tornano a casa con la curiosità di saperne di più:

Ricordi e riflessioni da condividere

Per chi ama mantenere vivi i ricordi, un diario di viaggio con foto, disegni o biglietti può aiutare i bambini a fissare le impressioni. Qualcuno si diverte a organizzare in casa un piccolo “party Pompeiano”, con cibo ispirato all’antica Roma e tuniche improvvisate, in modo da rendere ancora più indimenticabile l’esperienza.

Conclusioni

Riassunto dell’esperienza

Pompei non è soltanto un sito per appassionati di archeologia, ma un vero e proprio viaggio nel tempo che, se ben spiegato, può conquistare anche i bambini. L’itinerario dall’anfiteatro fino al foro, passando per via dell’abbondanza e le terme stabiane, offre un quadro completo di ciò che era la vita in una città romana del i secolo d.C. L’impatto emotivo dei calchi, la scoperta dei thermopolia e dei graffiti antichi o l’idea di assistere a una commedia nel teatro grande rendono la visita ricca di spunti per la fantasia infantile.

Invito a tornare e a scoprire altro

Data la vastità del sito, in un solo giorno è difficile esplorarlo tutto. Ritornare a Pompei significa poter approfondire le aree meno note o appena restaurate, scoprendo nuovi dettagli e apprezzando meglio la monumentalità di questa città unica. Se avete tempo, vale la pena abbinare la visita al vicino Vesuvio o ad altri siti come Ercolano od Oplontis, per un “tour archeologico” ancora più completo.

Un messaggio di ispirazione

La storia, quando la si vive in prima persona, diventa tangibile ed emozionante. A Pompei i bambini possono comprendere che il passato non è un racconto astratto, ma un insieme di vite, abitudini e lavori che, incredibilmente, ci parlano ancora oggi. Portate con voi questo sguardo curioso, fatevi accompagnare dai più piccoli alla scoperta di ogni angolo e lasciate che i vostri passi si intreccino con quelli, antichissimi, degli abitanti di Pompei. Un’esperienza che rimarrà impressa nella memoria di tutta la famiglia.

FAQ: visitare gli Scavi di Pompei con i bambini

Qual è il periodo migliore per andare a Pompei con i bambini?

È consigliabile la primavera (aprile-maggio) o l’autunno (settembre-ottobre), quando le temperature sono più miti e le strade affollate di turisti sono meno caotiche. Se volete visitare in estate, cercate di entrare presto al mattino o nel tardo pomeriggio, muniti di cappellino, crema solare e tanta acqua.

Si possono usare i passeggini all’interno del sito?

Le strade antiche di Pompei sono costituite da blocchi di pietra irregolari, quindi il passeggino potrebbe risultare scomodo. Esiste però un percorso facilitato chiamato “Pompei per tutti”, che comprende passerelle e rampe, anche se non copre l’intero sito. Per i bimbi molto piccoli, meglio un marsupio o uno zaino da trekking.

Quanto tempo serve per una visita a misura di bambino?

Un itinerario di base può durare circa 3 ore (4 con soste e pause), partendo da Piazza Anfiteatro e toccando Anfiteatro, Orto dei Fuggiaschi, Via dell’Abbondanza, Terme Stabiane, Teatro Grande e Foro. Se volete visitare anche Domus celebri (come la Casa del Fauno) e la Villa dei Misteri, potrebbe occorrere l’intera giornata.

Ci sono offerte speciali o tariffe ridotte?

I bambini fino a 2 anni entrano gratuitamente, così come i minori di 18 anni (con documento). Per gli adulti esistono spesso biglietti ridotti, pass per famiglie e la possibilità di prenotare online per evitare lunghe code. Alcuni tour “all inclusive” includono trasferimenti e guida specializzata per rendere la visita più semplice.

Come rendere la visita interessante per i più piccoli?

Prima di partire, potete mostrare libri illustrati o brevi documentari sulla vita nell’antica Roma. Durante la visita, organizzate piccole “cacce al tesoro” per trovare strade sopraelevate, graffiti o affreschi con animali. Inoltre, il Pompeii Children’s Museum e i laboratori di archeologia offrono attività pratiche in grado di coinvolgere attivamente i bambini.

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